Brano: [...]e si era frattanto avviato un certo processo di industrializzazione, basato sulle attività di trasformazione dei prodotti agricoli e della pesca), gli operai si trovarono nuovamente “ingabbiati” nellassociazionismo mutualistico oppure si inserirono nel tessuto clientelare del partito democraticoliberale, localmente capeggiato dal deputato trapanese Nunzio Nasi, eletto in questo collegio dal 1886 al 1926.
Quindici anni dopo l’esilio di Sceusa, Giacomo Montalto rivendicava nel nome dell’ex internazionalista (“L’Esule”, 189192) non sopite istanze di giustizia sociale, sfruttando l’occasione offerta dalla contestazione radicale delle posizioni elettorali acquisite da Nasi e dal suo alleato marsalese Damiani. Tra il settembre 1892 e l’autunno 1893 sorse così, nell'ambito stesso delle società operaie di mutuo soccorso e dei circoli radicali, una ricca e articolata struttura di leghe politicosindacali che presero nome di fasci dei lavoratori, con orientamento vagamente marxista ma con chiara matrice di massa.
Il nuovo blocco di forze sociali, che vide[...]
[...]iva del suo crescente prestigio (sarà infatti ministro dal 1898 al 1903, poi condannato per peculato ma successivamente riammesso alla Camera).
Nasi condannò \ fasci in un discorso alla Camera che suscitò la reazione del repubblicano ennese Napoleone Colajanni, confermando così il compromesso raggiunto con gli agrari, nel momento in cui sui fasci si abbatteva la reazione crispina. Davanti al Tribunale militare di guerra insediatosi a Palermo, Giacomo Montalto, tra gli altri, venne condannato a 10 anni di reclusione.
Lo sciopero agricolo del 1901
La trama organizzativa del movimento di classe, spezzata ancora una volta sotto i colpi della reazione poliziesca, si ricompose però di lì a poco, quando i dirigenti dei fasci lasciarono i luoghi di pena grazie all’amnistia decretata dal successivo governo di Rudinì. L’occasione di un impetuoso rilancio dell’iniziativa di massa venne offerta dallo sciopero agricolo del 1901, che portò i socialisti nelle campagne dell’Agro Ericino e del Marsalese, dove i jurnateri (braccianti) e i piccoli affittuari s[...]
[...]evolmente scemare la propria credibilità presso i proprietari terrieri che infatti, qualche anno dopo, allorché scoppierà
10 scandalo che travolgerà il deputato trapanese, lo abbandoneranno per schierarsi con Giolitti.
11 movimento contadino ricevette dal successo dello sciopero un forte impulso a organizzarsi e a strutturarsi sulla base di un sistema di leghe e cooperative agricole ben orientate, sia economicamente che ideologicamente.
Giacomo Montalto, leader politico del movimento contadino dell 'Alto Trapanese, e Sebastiano Cammareri Scurti, teorico del socialismo rurale e guida della cooperazione “mista” che trovava il suo epicentro nella cooperativa agricola di San Marco (oltre 6.000 ettari di affittanza), operarono in una realtà sociale particolarmente sensibile alle sollecitazioni della propaganda socialista, esplicatasi anche in manifestazioni culturali autonome e originali, e capace di maturare un gruppo dirigente intermedio di capilega, sindacalisti, tecnici agronomi saldati al movimento di classe. Presto vennero dalle agenzie set[...]